Un triangolo coniugale con prove di delitto nella tragicommedia in scena al teatro L'Aura

di Rosanna Pilolli 11/02/2016 ARTE E SPETTACOLO
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“Ammazza che coppia!” con questo  titolo che strizza l’occhio ad una realtà graffiante, il regista e attore Giulio Neglia presenta in questi giorni al Teatro romano “L’Aura” una produzione SALENZIA con la collaborazione dell’Associazione culturale DUEL e Andromeda film. In scena lo scintillante spettacolo sul familiare terzetto: una giovane coppia e l’ amante di lei  

Non si tratta di una commedia romantica nonostante l’argomento amoroso ma piuttosto è una tragicommedia o meglio una psico-commedia nella quale l’elemento comico spinto fino al grottesco si fonde con la personalità di ciascuno dei tre personaggi in scena.

Il  triangolo moglie-marito-amante è uscito allo scoperto. L’amante è il dentista della coppia (il marito si lamenterà della cattiva esecuzione del ponte dentario che ha eseguito su di lui). E’ un giovane brillante  piuttosto incline alle avventure anche se al momento innamorato della seducente Arianna, giovane donna difficile in amore ma ricca di esigenze interiori più complesse di quelle che le offre un marito concreto e tutto sommato pieno di attenzioni tangibili per lei. Ma l’amore si sa è emozione e avventura. I due amanti chiedono al marito di acconsentire al divorzio. L’uomo non cede, non ha nessuna intenzione di perdere la moglie che ama o piuttosto non vuole lasciare  il potere maritale su di lei, insomma il suo “status” di marito. Con la leggerezza del gioco, dopo il rifiuto, i due innamorati  annunciano all’esterrefatto coniuge la loro ferma intenzione di assassinarlo. 

Si snoda intorno a questo tentativo un gioco di incapacità, di pasticci, di ribellione, di scambio di ruoli realizzato da una recitazione assolutamente armonica nei toni e nelle voci, da una serie di movimenti scenici inaspettati fino alla invenzione del “fermo immagine” con lo straordinario effetto registico di “Graphic novel”.

Ai tentativi fallimentari di togliere di mezzo l’ingombrante consorte seguirà inaspettatamente l’alleanza tra i due uomini intenzionati a punire la donna che è passata a nuove emozioni  e ha espresso altre eigenze culturali dalle quali sia il marito che l’amante sono estranei. Ma anche in questo caso il colpo fallisce. Un tentativo di impiccagione con tanto di forca va a vuoto. La responsabilità del fiasco è questa volta attribuita al commercio (una gomitata critica alle bufale che vengono rifilate ai consumatori). I due uomini non riescono a mettere in opera il  nodo scorsoio in una delle gag più  divertenti dello spettacolo Alla fine però superato l’ostacolo sarà la corda a cedere di schianto perché acquistata in saldo con un “piccolo” dichiarato difetto  La donna è salva e il triangolo si ricompone immutato e immutabile..

I tre attori si offrono al testo e alla regia con grande maestria professionale tenendo alto il ritmo di un lavoro fatto di  dialogo non banale e allusivo della realtà. Diretti con mano sicura dal regista Giulio Cancelli che interpreta l’ironia distaccata dell’amante, Giulio Neglia e Danila Stalteri, dalla gradevolissima presenza scenica e dalla padronanza del ruolo della moglie che desidera dal maschile “qualcosa in più” di una vita sciatta. 


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